Il presente corso nasce da un’osservazione delle prospettive e dei metodi sino a oggi applicati nell’utilizzo delle tecniche psicologiche nel gioco del calcio.
Lo scopo dello studio e della formazione è di orientare l’allenatore ed i giocatori ad una nuova possibilità di interazione tra la tecnica di gioco e quelle delle scienze psicologiche, al fine di ottenere un superamento delle situazioni di blocco, per la realizzazione del successo agonistico.
La letteratura sviluppata sull’argomento, sicuramente di pregio per uno studioso della materia, non è adeguata per un’immediata comprensione e fruizione della tecnica singola, necessitando così di un intermediario e rendendo il rapporto di comunicazione non circolare ma bilaterale e senza ritorno, alimentando a volte le conflittualità e gli antagonismi all’interno della squadra.
Il calcio, invece, è un “gioco” – forse sarebbe più esatto dire un’arte – che nasce nella sua strutturazione di squadra e, quindi, di una pluralità, anzi io direi di una “circolarita’ “ di comunicazione.
Inoltre, a parere di chi scrive, sino ad oggi l’attenzione concessa all’aspetto “psicologico”, soprattutto in quest’ambito come anche per tutta la cultura generale e sociale, ha in sé il limite del “patologico”.
L’“impasse” di un giocatore – sebbene possa penalizzare le squadra – non ha nei “ tempi di recupero” psicologici come destinataria la stessa, ma pone al massimo e in condizioni troppo spesso sperequate , solo due soggetti ad interagire, quali destinatari di un approfondimento e di un sostegno: l’allenatore e il giocatore , preso come singolo.
Non anticipo i temi che affronterò nel mio progetto, perché di esso si tratta e non di un testo. Il calcio non ha bisogno di trattati, né di studiosi: la somministrazione della metodologia è professionale, la comunicazione e la soluzione delle problematiche è circolare.
Al centro del progetto deve essere posta la squadra: Football Project Therapy Circular ( FPTC ).
E’ necessario adottare un metodo che valorizzi e utilizzi le competenze specifiche di ogni professionista all’interno dello staff calcistico, nel rispetto dei differenti ruoli, spazi e tempi d’intervento; al fine di massimizzare la prestazione che si può ottenere, sia a livello individuale che di squadra, programmando le differenti attività in modo CIRCOLARE.
L’applicazione pratica è finalizzata anche a un processo di crescita personale ma è indirizzata a rendere più agevole la realizzazione dei risultati per la squadra.